
L’Istituto comprensivo Legnago 1 della bassa veronese è impegnato ormai da anni nella prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Grazie anche al finanziamento ottenuto dalla vincita del bando regionale (Legge n.234/2021 articolo 1, comma 671), il progetto di quest’anno ha sviluppato il tema “La rete che vorrei”, dove per rete si intendono i collegamenti internet, ma anche la rete di relazioni che si possono creare online e offline, così come una rete di protezione o la rete di un recinto in cui isolarsi.
Scopo delle attività è rendere gli alunni maggiormente consapevoli sull’uso di internet e sui rischi, sia inerenti le relazioni che la salute, a cui possono andare incontro.
Azioni di prevenzione sono state promosse fin dalla scuola dell’infanzia, attraverso la realizzazione di un’unità di apprendimento incentrata sull’uso delle emoticon. Le immagini, infatti, diventano maggiormente fruibili per i più piccoli e attraverso le faccine si può parlare in maniera più chiara delle emozioni e della gentilezza, fondamentali per evitare qualunque comportamento scorretto.
Per la primaria e la secondaria sono stati realizzati dei laboratori guidati dalle psicologhe che collaborano con l’Istituto. In questo modo gli alunni hanno potuto conoscere i pericoli della rete e apprezzarne gli aspetti positivi.
Le classi terze della scuola secondaria hanno avuto l’occasione di incontrare la signora Annapaola Borghesan, presidente dell’Associazione David e Golia e madre di David Peruffo, vittima di bullismo. Insieme ai ragazzi e alla dottoressa Giusy Ghirotto, psicologa dell’Associazione, la signora Borghesan ha ripercorso la storia di David, regalando spunti importanti per riflettere sul dolore che i comportamenti vessatori possono provocare non solo a chi ne è vittima, ma anche a chi circonda coloro che sono presi di mira.
In orario serale, l’Associazione ha incontrato anche i genitori e i docenti. Oltre alla presidente ha preso parte all’evento il dottor Enrico Caruso che ha proposto ai genitori strategie finalizzate ad un maggiore ascolto per meglio comprendere il mondo dei preadolescenti.

La settimana appena conclusa, a partire dal 7 febbraio, giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo e continuando con il giorno 11, Safer Internet Day, ha visto la concretizzazione di attività proposte dal corpo docente. Sono stati proposti giochi, letture, test e la visione di film specifici per le esigenze di ciascuna classe e, alla fine delle attività, è stato realizzato un lavoro a cui potesse partecipare virtualmente l’intero istituto, unito contro il bullismo e cyberbullismo: “La rete che vorrei”.
Gli alunni hanno potuto quindi esprimere la loro idea di rete, senza offese, senza pericoli, in cui si possa apprendere e cercare contenuti interessanti, libera da disturbatori e malintenzionati, senza fake news, in cui si possa socializzare con altre persone senza correre rischi.
Le attività non si fermano qui. Nei prossimi giorni, infatti, i ragazzi della scuola secondaria avranno l’occasione di incontrare alcuni esponenti del Comando dei Carabinieri di Legnago, per discutere dei reati connessi al bullismo.
Per il secondo anno, inoltre, continua il progetto Bully free school grazie al quale gli alunni delle classi aderenti sono stati dotati di una tesserina in cui segnare gli incontri e le attività a cui hanno preso parte, in modo da ricostruire in maniera più organica il percorso svolto.
Il progetto si aggiunge a tutte le buone pratiche che vengono quotidianamente messe in atto per favorire il benessere degli alunni, lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza e il raggiungimento degli obiettivi previsti dall’insegnamento dell’Educazione Civica.